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La Tomba della regina Nefertari

Indice dei contenuti:

Qualsiasi visitatore della Valle dei Re e delle regine sulla riva occidentale di Luxor si porta con sé il ricordo di uno spettacolo straordinario: quello che rapisce lo sguardo una volta entrati all’interno della tomba della regina Nefertari! 
Questa sepoltura è praticamente unica nel suo genere, in quanto la maggior parte delle regine consorti furono sepolte in tombe sobrie, non decorate, contenenti semplici camere funerarie contenenti i sarcofagi. 
Per Nefertari invece, il potentissimo consorte Ramesse II faraone della XIX dinastia, noto per la grandezza del regno egizio durante il suo regno, volle la costruzione di una tomba meravigliosa, con pitture murali di magica bellezza illustranti scene religiosi e cerimonie svolte per la salvezza della regina nell’aldilà. 

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La tomba di Nefertari, una donna a luxor

1- Dove si trova la tomba della regina Nefertari?


La tomba della regina Nefertari si trova nella valle delle regine, adiacente alla valle dei Re che occupa la riva Ovest di Luxor sulle sponde del Nilo, nell’Alto Egitto (Sud del Paese).

E’ una delle sepolture più belle di tutta la Valle, considerando anche la sua eccezionalità essendo la tomba di una regina e non di un faraone, come abbiamo già spiegato.

Se il tuo viaggio in Egitto comprende una crociera sul Nilo, di sicuro potrai visitare la bellezza faraonica millenaria della città di Luxor, con la sua Valle dei re e delle regine. Non farti sfuggire un ingresso con visita guidata alla tomba di Nefertari, che ti lascerà di sicuro senza fiato.

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La grandezza della tomba di Nefertari

2- Cosa vedere alla tomba di Nefertari?


La sepoltura reale è composta da più di una camera. Oltrepassando le scale di ingresso si arriva nell’anticamera, da cui parte una seconda scala discendente che porta nella camera funeraria. 

Qui è posto il sarcofago della regina, e da questo locale si ha accesso anche ad un’altra nicchia e ad una cella più profonda. La tomba della regina consorte Nefertari si trova nei pressi della tomba della madre del faraone Ramesse II. 

La camera funeraria dove il sarcofago è posto, è stata chiamata anche sala d’oro ed è sorretta da quattro grandi pilastri decorativi, interamente coperti da pitture. 

I dipinti della tomba di Nefertari sono riccamente variopinti, con una scala cromatica impressionante che va dal verde al rosso, all’ocra gialla, al blu egiziano, al bianco e nero. 

Il cielo blu raffigurato sul soffitto della tomba è punteggiato di stelle gialle a cinque punte. Le scene dipinte rappresentano le cerimonie illustrate dal Libro dei Morti della tradizione egizia, tutte cerimonie svolte per assicurare alla grande sposa reale una vita eterna felice dopo la morte. 

Nefertari è rappresentata mentre si presenta al cospetto delle varie divinità dell’oltretomba e con in mano la famosa croce egizia della vita eterna.  

Numerose divinità femminili protettrici sono raffigurate in forma di animale, come per esempio nelle sembianze di vacca sacra, ibis (uccello simile all’airone), scimmia, falco, gazzella. 

Altre scene rappresentano la regina Nefertari durante la sua vita quotidiana a corte, intenta a giocare ad un gioco simile alla dama, il senet. Nell’ambiente più interiore invece le pitture murarie rappresentano lo spirito di Nefertari che, oltrepassati i vari passaggi nel regno dell’aldilà, si riunisce con le divinità, con Amon Ra per poi raggiungere Osiride. 

La tomba di Nefertari, una donna davanti all'intrata della tomba

3- La scoperta e il restauro della tomba di Nefertari


A scoprire la tomba della regina fu un archeologo italiano nel 1904, Ernesto Schiaparelli, che è stato anche direttore del Museo Egizio di Torino, durante la campagna di scavi nell'antica Tebe Ovest, seconda capitale dell’antico regno egizio.

La tomba al momento del suo ritrovamento era stata già depredata del suo arredo funebre dai ladri di tombe forse già in antichità, e necessita di misure contenitive del degrado a cui nel corso dei millenni era andata incontro.

Si tentarono nei vari decenni del 1900 diversi metodi di restauro, tutti fallimentari sino al 1987, quando ebbe inizio l’ultima missione, durata sino al 1992.

La tomba di Nefertari corse anche il rischio, durante gli anni 50 del secolo scorso, di restare chiusa al pubblico, per evitare che l’afflusso di visitatori causasse un aggravamento nelle condizioni di conservazione delle pitture murali, realizzate con la tecnica dell’affresco a secco su roccia arenaria ricca di sali e quindi particolarmente fragile. 

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La tomba di Nefertari, l'ingresso della tomba

4- Chi è stata la regina Nefertari?


La regina Nefertari, anche conosciuta come Nefertiti, è stata una delle consorti faraoniche più famose dell’antico Egitto. Questo è dovuto al leggendario amore del faraone Ramses II per questa regina, vissuta tra il 1295 e il 1255 a.C, durante il regno della XIX dinastia. 

E’ celebre nella storia faraonica l’attaccamento dei due sposi, e la venerazione di Ramses per la sposa, che fu chiamata con diversi nomi, tra cui “degna di lodi”, “dolce d’amore”, “signora di grazia”, “grande sposa amata del re” “signora delle due terre”, “sposa del dio”, “padrona dell’ Alto e Basso Egitto”. 

Ramses fece inoltre costruire per l’amata moglie il Tempio Minore di Abu Simbel, dove le statue colossali rappresentano solo in due casi il grande faraone, e quattro volte invece la regina consorte Nefertari. 

I due consorti reali furono molto amati dal popolo egizio durante il loro regno, per le grandi opere intraprese dal loro governo e per la grandezza raggiunta dal paese in quegli anni. 

La tomba di Nefertari, la tomba dall'interno

5- La Monna Lisa dell’Antico Egitto


Il sorriso di Nefertari resta impresso nella mente di tutti: il suo sguardo sereno ha affascinato chiunque abbia potuto ammirare la famosa statua che rappresenta il busto della regina. 
Un sinuoso collo da cigno a sostegno della graziosa testa coronata, il naso, le labbra e gli occhi semplicemente armoniosi per un immagine di bellezza senza tempo e immutabile. 
Il busto della regina Nefertari sarebbe potuto diventare, insieme alle piramidi, opera simbolica della perfezione raggiunta dall’arte egizia, ma anche un simbolo di bellezza femminile ideale, e non conformata alla tipica bellezza occidentale, seppure di straordinaria grazia. 
Inoltre, forse per un segno del destino di questa regina di bellezza, il primo restauratore che mise mano al restauro delle pitture che la rappresentano, nella sua tomba nella valle delle regine, fu Fabrizio Lucarini, anche restauratore della Gioconda di Leonardo da Vinci, un’altra donna dalla enigmatica bellezza non convenzionale.
Lucarini fu direttore del Museo Egizio di Firenze all’inizio del secolo scorso.

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La tomba di Nefertari, la statua alla tomba

Scendi le scale che conducono alle scale della leggendaria regina Nefertari nella Valle delle Regine di Luxor e lasciati condurre attraverso un meraviglioso viaggio nell’aldilà della religione egizia insieme alla regina Nefertari, consorte di Ramses II.

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La tomba di Nefertari, Geroglifici all'interno del tempio

commenti dei clienti

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Domande frequenti

Fare fotografie e' permesso nella maggior parte dei siti di interesse storico e dei musei, anche se in alcuni potrebbe esserVi richiesto un sovrapprezzo sul costo del biglietto per l'entrata se muniti di macchina fotografica. In alcuni musei, come il Museo Egizio, e altri siti di interesse turistico come la Valle dei Re a Luxor, tale attività' non e' permessa e ai visitatori viene richiesto di lasciare la macchina fotografica all'ingresso.

In molte aree turistiche egiziane tali raccomandazioni non sono necessarie; in località' meno turistiche si raccomanda invece un abbigliamento consono. Di fatto, le donne dovrebbero evitare un abbigliamento troppo succinto, collane appariscenti, tenere le spalle e le ginocchia coperte, durante le visite delle Moschee di consiglia di avere una sciarpa, e in alcune moschee alle donne sarà' chiesto di coprire la testa e magari anche le braccia e le gambe. Sia alle donne che agli uomini sarà' chiesto di togliersi le scarpe prima dell'ingresso.

Ci sono tutti i tipi di strutture in Egitto iniziando  dagli hotel di lusso al semplice ostello. I piu' belli alberghi delle catene internazionali, come Movenpick, Hilton, Four Season, Sofitel, eguagliano il livello delle strutture di lusso di tutto il mondo.

Ad un altro livello si collocano gli alberghi locali, per i quali e' possibile trovare vari livelli e stili, dal lusso al sobrio. Gli alberghi egiziani hanno una loro classificazione che li colloca genericamente in una scala a 5 stelle, differente da quella usata ovunque negli standard internazionali.

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie ma  comunque e’ raccomandabile per gli anziani e per  i bambini piccoli il vaccino contro l'Epatite C, il Tifo ed il richiamo per il Tetano


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