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- La piramide di Micerino: l’ultima delle tre piramidi
Indice dei contenuti:
La piramide di Micerino sorge con le due sorelle più alte nella famosissima piana di Giza. E’ posta a circa 400 metri di distanza dalla piramide di Chefren.
La piramide di Micerino misura un totale di 103 metri di larghezza della base quadrata e 62 metri di altezza, dagli originali 65 diminuiti a causa dell’ erosione naturale e del cedimento dei materiali.
La più piccola delle tre piramidi infatti, fu costruita intorno al 2600 a.C, come sepoltura del faraone Menkaure, reso in greco come ‘Micerino’.
Seppure essa sia la più piccola e la più recente delle tre costruzioni, la sua storia non è meno interessante ed affascinante di quelle molto più grandi di Chefren e Cheope!
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1- L’ultima delle tre piramidi
In base al progetto originale voluto dal faraone Micerino che ne ordinò la costruzione per esservi poi sepolto, la piramide sarebbe dovuta essere decorata da un rivestimento in pregiatissimo granito rosso di Assuan, una importata dal sud del regno egizio e famosa per la sua estrema durezza che ne rende difficilissima la decorazione.
Questo rivestimento oggi è quasi del tutto scomparso dalla piramide, che invece appare oggi sprovvista del rivestimento come le altre due piramidi della piana.
Si nota inoltre che una parte della piramide, il lato Nord, è stato rivestito con bianco calcare di Tura. Alcuni blocchi di questo rivestimento non sono stati neppure lisciati dai costruttori.
Questo è stato uno degli indizi per definire le circostanze in cui la piramide venne costruita. In seguita alla improvvisa morte del sovrano, la costruzione dovette essere terminata nel più breve tempo possibile per poter seppellire il faraone all’interno.
Il rivestimento della piramide è quindi di due pietre diverse, bianco calcare delle cave del Basso Egitto (Tura) e granito rosso di Assuan, nell’Alto Egitto.
Inoltre, pur trattandosi della più piccola delle tre grandi piramidi nella piana di Giza, i blocchi utilizzati per la sua costruzione sono molto più grandi di quelli che costituiscono le piramidi di Cheope e Chefren.
Il tempio per il culto funerario del faraone defunto, annesso alla piramide e collegato con una rampa processionale di 600 m al tempio a Valle, fu velocemente eretto con mattoni a crudo.
Proprio per questo motivo, di tale edificio restano oggi solamente le fondamenta in pietra, visibili nei pressi della piramide.
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2- Chi era Micerino?
Micerino fu uno dei faraoni della IV dinastia, figlio di Chefren e nipote di Cheope. Micerino si distinse dai suoi predecessori come un sovrano magnanimo e generoso con i propri sudditi, lontano dalle manie di grandezza che avevano reso famosi il padre ed il nonno.
Secondo i resoconti degli storiografi greci, la prematura morte di Micerino fu predetta da un oracolo da lui consultato. Il faraone, venuto a sapere che gli rimanevano da vivere solo 6 anni, decise di dedicarsi ai piaceri della vita, invece che occuparsi della dispendiosa e difficile impresa della costruzione di una piramide.
Inoltre, secondo la storiografia di Erodoto, Micerino fu un sovrano illuminato che abolì la schiavitù e non permise che i lavoratori impiegati nella costruzione della piramide fossero ridotti in condizione servile, secondo questa tradizione chi vi lavorava lo fece solo per sua spontanea volontà!
3- Il tesoro della piramide
Il primo a penetrare all’interno della piramide di Micerino fu il sultano Uthman Ibn Yusuf, figlio del Saladino, che aprì con le sue truppe la breccia ancora oggi visibile alla base della piramide, nel 1196.
Il sultano sognava di trovare il famoso e ricchissimo tesoro del faraone Micerino. Non sapremo mai se effettivamente riuscì a mettervi le mani o se i tombaroli medievali erano già passati nella piramide a trafugare il corredo funebre.
Con l’intento di usare la pietra per nuove opere di costruzione, il sultano Uthman ordinò che le piramidi, anche segno del passato pagano preislamico del paese, fossero demolite.
Dopo otto mesi tuttavia, rinunciò a questo proposito: i suoi uomini erano riusciti a creare solo la breccia visibile sino ad oggi, a causa delle scarse tecnologie disponibili.
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4- L’ultimo capolavoro egizio
La piramide di Micerino, pur essendo la più piccola delle tre sorelle presenti nella piana di Giza, è un vero capolavoro ingegneristico.
Essa è la più recente piramide egizia che sia stata costruita, e dopo di essa non si tentò più questo tipo incredibile di costruzioni. In termini di volume, la piramide di Micerino misura appena un decimo della precedente piramide di Cheope.
Uno dei motivi del suo valore inestimabile è la qualità della pietra impiegata per il rivestimento, il durissimo granito rosso di Assuan.
Già a partire dal V secolo d.C si iniziò ad asportare parte della copertura da impiegare in altre costruzioni di pregio. L’ultimo a prelevare il granito rosso dalla piramide fu Mohammad Ali Pasha, nel IXX secolo, che lo utilizzò per la costruzione dell’arsenale di Alessandria.
Importantissime scoperte tuttavia furono fatte all’interno della piramide, che a differenza delle altre due più grandi, conteneva nelle camere funerarie resti di decorazione e di sepolture.
5- L’interno della piramide di Micerino
L’interno della piramide di Micerino è quello che più di tutte e tre le piramidi della piana di Giza merita l’ingresso.
La struttura interna alla costruzione è infatti un insieme molto complesso di gallerie e camere di sepoltura decorate.
L’ingresso sul lato nord della piramide si trova a circa 4 metri dal livello del suolo e consiste in una rampa discendente rivestita con pannelli di pregiato granito rosa.
La rampa di 32 metri circa sbocca in un vestibolo decorato con bassorilievi con il tipico motivo egizio ‘a facciata di palazzo’.
Dopo aver oltrepassato il vestibolo ci si trova in un altro lungo corridoio, di circa 13 metri e dalla sezione quadrata di 4 metri per 4 metri. Alla fine di questa galleria ci si trova davanti alla camera funeraria del progetto originale.
La camera funeraria è stata scavata 6 metri sotto il livello del suolo, e in essa compare una infossatura scavata nel pavimento destinata alla collocazione del sarcofago. Da questa fossa parte un altro corridoio sotterraneo che conduce all’interno della piramide, ed è cieco, a causa di un ripensamento in corso d’opera.
A seguito di questo cambiamento nel progetto, fu scavata una nuova rampa che conduce alla definitiva camera funeraria posta sull’asse Nord-Sud dove era messo il sarcofago del faraone.
La rampa di accesso possiede una finta volta in granito rosa. Il sarcofago andato oggi disperso era stato scolpito da un solo blocco di splendido basalto.
Un altro sarcofago, scoperto nel 1837 dagli archeologi, nella camera funeraria, contenente una mummia del 500 a.C, può essere ancora oggi ammirata al British Museum di Londra.
Qualcosa di molto interessante che gli archeologi hanno scoperto nella piramide di Micerino è che il corridoio del progetto originale, quello inferiore, venne scavato dagli operai dall’interno verso l’esterno.
Il secondo corridoio invece, quello superiore e successivo, è stato scavato a partire dalla camera funeraria verso l’esterno della piramide. Tutto questo apparve chiaro agli archeologi grazie all’osservazione dei segni di scalpello che gli operai avevano lasciato sulla pietra dei rivestimenti in granito nei corridoi.
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6- Il tempio della piramide
A lato della piramide di Micerino fu eretto anche un tempio destinato al culto funerario del faraone, anche se oggi di questa costruzione restano in piedi solo le fondamenta di pesantissimi blocchi in granito rosso di Assuan.
La massiccia presenza di mattone crudo nel resto della costruzione ha fatto sì che essa fosse distrutta dagli eventi atmosferici attraverso i millenni.
Ma perché impiegare questo materiale? Ciò avvenne perché a seguito della prematura morte del faraone i lavori passarono nelle mani del figlio di Micerino, Shepseskaf.
Il nuovo faraone dovette assicurare che i lavori fossero conclusi nel più breve tempo possibile per iniziare la pratica del culto funebre del padre.
Per lo stesso motivo molte aree del rivestimento della piramide non furono lisciate ma lasciate allo stato grezzo iniziale della pietra. Si presume che una lunghissima rampa cerimoniale avrebbe dovuto connettere il tempio della piramide con il tempio della valle, vicino alla Sfinge.
Un’iscrizione interna al tempio funerario di Micerino recita che il tempio fu eretto da Shepseskaf per il culto del padre, sovrano dell’Alto e Basso Egitto. Secondo le fonti archeologiche il culto di Micerino andò avanti per circa due secoli a partire dalla sua morte.
Secondo la leggenda, Chefren dopo aver promesso al padre di costruire una piramide più piccola della sua, riuscì comunque ad avere la più alta, facendola costruire su un massiccio rialzato.
Dopo di lui Micerino avrebbe anche lui mantenuto la promessa ai suoi padri, tuttavia si fece costruire una piramide più piccola di tutte, ma raffinata e più bella di tutte le altre. L’articolo ha cercato di chiarire i motivi di questa bellezza.
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