La barca solare di Cheope

Indice dei contenuti:

1- Una barca sepolta per 4600 anni

Un viaggio in Egitto è come un viaggio attraverso i millenni. La civiltà egizia, iniziata più di 5000 anni fa, ci ha lasciato tesori inestimabili di tecnica e arte.

Le piramidi e la sfinge nella piana di Giza sono sicuramente molto famosi e tutti ne hanno sentito parlare almeno una volta nella vita. Ma tesori archeologici come la barca solare di Cheope sono sconosciuti alla maggior parte delle persone.

Nel 1954, durante gli scavi nella piana di Giza, gli archeologi della squadra del grande professore Kamal el Mellakh  fecero una scoperta straordinaria nelle sabbie a valle delle tre Piramidi, in una fossa scavata a Sud della Grande Piramide di Cheope: in una camera sotterranea sigillata ed intatta per oltre 4600 anni, si era conservata, scomposta in 1224 pezzi, una barca solare.

Le condizioni del legno, straordinariamente, erano ancora buone nonostante i millenni passati, ciò probabilmente alle condizioni di conservazione sotto la sabbia del deserto.

Gli archeologi stupefatti dal ritrovamento hanno impiegato oltre 13 anni per rimontare l’antichissima imbarcazione, un puzzle da migliaia di pezzi!

Il risultato straordinario è stato un elegante imbarcazione dalla forma di tradizionale egizia a mezzaluna, la cosiddetta ‘feluca’, lunga 43 metri e larga 5 metri, munita di 5 remi per lato più due remi a poppa con la funzione di timoni della barca di Cheope.

Il legno di cedro con cui è stata costruita l’imbarcazione è probabilmente di importazione fenicia, i cedri del Libano erano infatti famosi nell’antichità per la loro qualità pregiata perfetta per la costruzione di imbarcazioni resistenti. Per la barca solare del faraone Cheope non si poteva che utilizzare un legname davvero pregiato!

Poco dopo, fu scoperta una seconda fossa nei pressi della prima, che conteneva i resti di un’altra stupefacente barca solare, questa però non fu mai spostata dal luogo di ritrovamento a causa del cattivo stato di conservazione in cui fu trovata.

Spostare i numerosi pezzi della barca significava rischiare che il legno si disintegrasse definitivamente. Per questo motivo alle Piramidi della piana di Giza è possibile ancora oggi osservare i resti di questa seconda imbarcazione nella sua fossa navicolare.

Ma a cosa servì la barca solare di Cheope?

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2- Un pò di…teologia eliopolitana

Secondo la religione egizia, Eliopoli era il luogo per il culto del Sole, la più importante tra le divinità del pantheon egizio, chiamata Amon e successivamente Ra.

Quello del Sole attraverso il cielo era un vero e proprio viaggio in barca che si ripeteva ogni 12 ore in eterno, se le divinità del Bene riuscivano a tener testa alle divinità del Male sempre in agguato e pronte ad ostacolare il viaggio quotidiano del sole.

Per le 12 ore diurne il Sole era trasportato su una barca solare da varie divinità attraverso il cielo del mondo dei vivi, dopo il tramonto e le 12 ore successive ad esso, il sole attraversava il mondo ostile dell’oltretomba, dove varie divinità maligne tentavano di fermare la sua barca e sconfiggerlo.

Ad ogni alba, vedere spuntare il sole, per gli antichi egizi, significava sapere che per un altra volta il Bene aveva sconfitto il Male, che non aveva potuto fermare lo scorrere del tempo e impedire al sole di sorgere.

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3- Il museo della barca solare di Cheope

All’epoca della scoperta della barca solare, nel 1985, fu presto costruito il museo che sorge di lato alla grande piramide di Cheope, cosicché l’imbarcazione sacra potesse essere ammirata dai turisti provenienti da tutto il mondo.

Il museo è stato creato come un ambiente adeguatamente climatizzato per assicurare che il legno antichissimo potesse conservarsi alla temperatura ideale. Quella di Cheope è infatti la più antica imbarcazione mai ritrovata a livello mondiale!

All’interno del museo, grazie ad un sistema di impalcature, la nave era tenuta sollevata da terra ad un’altezza di 8 metri, così da poter essere ammirata in tutte le sue parti dai turisti: appena entrati avrebbero visto il fondo della nave, poi salendo la fiancata e salendo ancora oltre gli interni.

Oggi la barca solare di Cheope si trova al nuovo museo egizio di Fustat dove è stata spostata per incrementare la completezza delle collezioni conservate all’interno delle sale del Museo Egizio, dove non poteva mancare questo preziosissimo pezzo.


4- Una complessa simbologia

Le due barche solari con le quali il sole attraversava il giorno e la notte erano chiamate Maati, ossia le barche della dea Maat, principio della giustizia, dell’equilibrio, della regolarità dei cicli e della legge.

Queste due barche, trasportando con regolarità il sole assicuravano infatti l’ordine cosmico. La barca solare del mattino, quella a bordo della quale il sole sorgeva trasportava il sole sotto le sembianze di Khepri. Khepri come divinità antropomorfa dell’antico Egitto aveva la forma dello scarabeo.

Gli scarabei stercorari infatti hanno l’abitudine di trasportare facendole rotolare palline di sterco, la cui forma sferica ricordava agli antichi egizi la sfera solare.

A mezzogiorno il sole diventava Ra e al tramonto Atum. Dopo il tramonto, con il calare delle tenebre, il sole prendeva le sembianze mummiformi del dio If, esaliva sulla barca della notte che avrebbe attraversato l’oltretomba, chiamato Amduat, pieno di pericoli.

La barca solare notturna si chiamava Mesketet e le varie divinità protettrici che la conducevano, dovevano affrontare le insidie del serpente Apopi, un pitone enorme che intendeva ogni notte fermare il tempo bloccando la traversata della barca solare.

Secondo la mitologia egizia questo evento si verificò una sola volta, con la malattia del figlio di Iside, per il dolore estremo della madre. Il sole non risorse dall’oltretomba sino alla guarigione del piccolo.


5- Prima solo gli dei poi anche i re

Con l’inizio del periodo dinastico, le barche solari iniziarono a non trasportare soltanto divinità, ma anche i faraoni nel loro viaggio ultraterreno.

Se prima si pensava che l’anima del faraone volasse per trasformarsi in un astro, le credenze egizie si svilupparono in seguito, sino ad elaborare nuove simbologie: il faraone accompagnava il sole attraverso il suo viaggio nell’oltretomba e poi nel cielo, per trasformarsi con la sua anima in uno dei ‘luminosi’, uno degli astri notturni più brillanti.

Con la graduale evoluzione dei culti egizi si arrivò alla teoria religiosa secondo cui la traversata su barca solare era destino di tutti i defunti, e non solo di quelli di sangue reale. Non è un caso però che il passaggio da esclusiva divina a traversata anche per i faraoni sia avvenuto proprio durante il regno di Cheope, sovrano della IV dinastia.

Cheope e il figlio Chefren infatti furono famosi proprio per la loro idea di grandiosità e di autocelebrazione, evidente nella stazza delle loro sepolture, le due più grandi piramidi! 

Il Libro dei Morti, fondamentale per comprendere i culti funerari nell’antico egitto, raffigura la barca solare come guidata da Anubi (divinità protettrice dei defunti dalla testa di sciacallo), altre rappresentazioni però raffigurano le barche solari come guidate da altre divinità sempre legate al mondo dei morti.

Dalle successive tombe dei morti ci arrivano varie rappresentazioni delle barche solari, che ne mutano l’aspetto secondo l’evoluzione del culto egizio, pur mantenendo uguali alcune caratteristiche, che possiamo rivedere anche oggi nella barca solare di Cheope presentata al Grande Museo Egizio del Cairo.

Quando il provilegio di raggiungere i campi Iaru fu esteso a tutti i defunti dopo la morte con l’evolversi della religione egizia, secondo i testi sacri il dio Ra stava al timone della barca solare e percorreva l’aldilà accogliendo a bordo i Ba (le anime) dei defunti che erano stati assolti dalla bilancia delle buone azioni affinchè potessero essere traghettati verso la vita eterna e riportati alla luce al mattino, avrebbero preso allora la forma di akhu, ovvero di ‘luminose stelle’.

Siamo allora sicuri che Cheope, secondo le credenze egizie, come sovrano sarebbe salito sulla barca solare dove le divinità benefiche lo avrebbero accompagnato nel suo viaggio glorioso attraverso l’oltretomba e verso la vita eterna. Il viaggio attraverso l’oltretomba sarebbe stato molto pericoloso ma Ra e le altre divinità protettrici lo avrebbero aiutato a superarlo. 


6- Misteri irrisolti

Perché la barca solare di Cheope è stata sepolta scomposta in migliaia di pezzi resta ancora oggi un mistero, quello che gli archeologi hanno accertato è che l’imbarcazione fu veramente utilizzata per navigare sulle acque del Nilo e dei suoi canali, in una processione regale che avrebbe portato la salma del faraone verso il suo luogo di sepoltura, alle piramidi.

Il mistero si infittisce tuttavia quando pensiamo che la mummia del sovrano Cheope non è mai stata ritrovata all'interno della piramide, completamente vuota sia di arredi funebri che di salme. Questi misteri intorno alla vera funzione delle piramidi, della sfinge, delle barche regali sono ancora oggi irrisolti e ci affascinano inevitabilmente. 


7- La barca solare di Cheope oggi

Subito dopo la conclusione del lunghissimo restauro, la barca solare di Cheope fu collocata all’interno di un museo progettato e costruito dall’architetto italiano Franco Minissi nella piana di Giza, proprio a fianco delle Piramidi e della Sfinge.

Lì è rimasta dal 1982 al 2021. Tuttavia, ad Agosto scorso la barca solare di Cheope, a differenza della compagnia che ancora resta interrata nella fossa adiacente alla piramide, è stata trasferita al rinnovato Museo Egizio del Cairo, nel quartiere di Fustat, dove potrete ammirarla in tutto il suo splendore.


8- Perchè la barca solare è un must da vedere?

La barca solare di Cheope ci ricorda dei complessi culti funerari legati alle numerose divinità del Pantheon egizio e al culto del disco solare.

Pensiamo alla grandiosità dei sovrani della IV dinastia, tra cui Cheope e Chefren furono i più ambiziosi, le cui salme furono probabilmente trasportati sul luogo di sepoltura con una traversata regale lungo il Nilo.

Perché poi la barca solare di Cheope sia stata smontata in migliaia di pezzi per poi essere interrata resta fino ad oggi un affascinante mistero.

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Commenti dei Clienti

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Domande Frequenti

Fare fotografie e' permesso nella maggior parte dei siti di interesse storico e dei musei, anche se in alcuni potrebbe esserVi richiesto un sovrapprezzo sul costo del biglietto per l'entrata se muniti di macchina fotografica. In alcuni musei, come il Museo Egizio, e altri siti di interesse turistico come la Valle dei Re a Luxor, tale attività' non e' permessa e ai visitatori viene richiesto di lasciare la macchina fotografica all'ingresso.

In molte aree turistiche egiziane tali raccomandazioni non sono necessarie; in località' meno turistiche si raccomanda invece un abbigliamento consono. Di fatto, le donne dovrebbero evitare un abbigliamento troppo succinto, collane appariscenti, tenere le spalle e le ginocchia coperte, durante le visite delle Moschee di consiglia di avere una sciarpa, e in alcune moschee alle donne sarà' chiesto di coprire la testa e magari anche le braccia e le gambe. Sia alle donne che agli uomini sarà' chiesto di togliersi le scarpe prima dell'ingresso.

Ci sono tutti i tipi di strutture in Egitto iniziando  dagli hotel di lusso al semplice ostello. I piu' belli alberghi delle catene internazionali, come Movenpick, Hilton, Four Season, Sofitel, eguagliano il livello delle strutture di lusso di tutto il mondo.

Ad un altro livello si collocano gli alberghi locali, per i quali e' possibile trovare vari livelli e stili, dal lusso al sobrio. Gli alberghi egiziani hanno una loro classificazione che li colloca genericamente in una scala a 5 stelle, differente da quella usata ovunque negli standard internazionali.

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie ma  comunque e’ raccomandabile per gli anziani e per  i bambini piccoli il vaccino contro l'Epatite C, il Tifo ed il richiamo per il Tetano

La carta di credito e' ampiamente usata in Egitto negli alberghi, in gran parte dei negozi, ristoranti e caffetterie. La maggior parte degli esercizi commerciali come Khan El khalili e i mercati turistici a Luxor accettano le carte di credito. I tipi di carta di credito più' usati in Egitto sono Visa, Mastercard 

La Moneta egiziana ufficiale e’ la lira egiziana ( Egyptian pound ) o "Ghinea", conosciuta anche con l'abbreviazione di LE, per quanto riguarda l euro potete usarlo nelle zone turistiche senza nessun problema ma si consiglia di avere anche un cambio

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