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- 10 Cose da Vedere in Giordania Tra Storia e Meraviglie Naturali
Indice dei contenuti:
- 1- La città di Amman
- 2- Jerash: l'antica città romana
- 3- Mar Morto
- 4- Il grande Monte Nebo
- 5- Madaba, la Città dei Mosaici
- 6- Wadi Rum: L’Incanto del Deserto
- 7- Petra: Il Gioiello Scolpito
- 8- Aqaba, tra coralli e deserto
- 9- Castello di Karak: fortezza crociata
- 10- Qusayr Amra: affreschi segreti
- FAQs
La Giordania, tuttavia, offre molto più di questo fenomeno naturale. Tra le principali attrazioni da visitare in questo affascinante paese mediorientale troviamo l'antica città di Petra, riconosciuta dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità e riscoperta nel 1812 dall'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt.
Inoltre, potrai ammirare Jerash, l'antica Gerasa, che conserva alcune delle rovine romane meglio preservate fuori dall’Italia, con una storia che risale ai tempi di Alessandro Magno.
Durante il tuo viaggio, apprezzerai sicuramente anche la vivace capitale Amman, una città dinamica che ospita circa 2 milioni di abitanti, ovvero un terzo della popolazione giordana.
A Madaba, ad esempio, potrai ammirare straordinari mosaici, tra cui la celebre Mappa della Terrasanta del VI secolo, mentre il deserto del Wadi Rum ti lascerà senza fiato con i suoi paesaggi spettacolari, tanto da essere dichiarato Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Sei pronto a scoprire questi dieci luoghi imperdibili?
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1- La città di Amman
Amman, la capitale della Giordania, si estende maestosamente su 19 colline (jabal) ed è conosciuta come la "città bianca" per le sue caratteristiche case in pietra calcarea.
Questa metropoli dinamica è un affascinante contrasto tra antico e moderno, rendendo la visita un'esperienza ricca di scoperte culturali e storiche.
Cosa vedere ad Amman?
La Cittadella (Jabal al-Qala'a) è indubbiamente il punto di partenza ideale per esplorare la città. Situata sulla collina più alta, offre una vista panoramica a 360 gradi su tutta Amman.
Qui potrete ammirare il maestoso Tempio di Ercole di epoca romana, il Palazzo degli Omayyadi dell'VIII secolo e la Chiesa Bizantina. Il sito è particolarmente suggestivo al tramonto, quando la luce dorata illumina le antiche rovine.
Ai piedi della Cittadella si trova il magnifico Teatro Romano, impressionante testimonianza dell'importanza della città durante l'epoca classica.
Costruito nel II secolo d.C. sotto l'imperatore Antonino Pio, questo anfiteatro da 6.000 posti è ancora oggi utilizzato per eventi culturali. Nelle vicinanze potrete visitare anche il Ninfeo e l'Odeon, un teatro più piccolo con circa 500 posti.
La Moschea di Re Abdullah I, con la sua inconfondibile cupola blu decorata a mosaici, è un altro simbolo della città. Completata nel 1989, può ospitare fino a 3.000 fedeli all'interno. A differenza di molte moschee, è accessibile anche ai non musulmani (con abbigliamento adeguato).
Per immergervi nell'atmosfera locale, visitate Rainbow Street, una vivace arteria nel quartiere Jabal Amman ricca di caffè, ristoranti e negozi d'arte.
Poco distante, il quartiere Al Balad (Downtown) rappresenta il cuore pulsante della città vecchia con i suoi tradizionali suq, dove potrete acquistare spezie, oro e artigianato locale.
Storia e cultura di Amman
La storia di Amman risale a circa 7.000 anni fa. In epoca biblica era conosciuta come Rabbath-Ammon, mentre durante i periodi greco e romano venne rinominata Filadelfia.
Sotto i romani acquisì grande importanza, diventando parte della Lega delle Decapoli, un'alleanza commerciale e politica tra dieci città romane della regione.
Nel 635 d.C. la città fu conquistata dagli arabi, che le diedero il nome attuale. La dinastia omayyade la utilizzò come capitale di provincia, prima che una serie di terremoti la riducessero a un piccolo villaggio. La moderna Amman rinacque alla fine del XIX secolo, e nel 1921 divenne capitale del regno Hashemita di Giordania.
Oggi Amman presenta una popolazione estremamente variegata, con una forte componente di origine palestinese giunta in città principalmente tra gli anni '40 e '70. La vita culturale è dinamica, con eventi come il Festival dell'Opera del Medio Oriente e il Jerash Festival for Culture che arricchiscono il panorama artistico della città.
Perché visitare Amman?
Amman è considerata una delle città più liberali e ospitali del mondo arabo. Infatti, camminando per le sue strade, verrete accolti con sorrisi e spesso sentirete il caloroso "Welcome to Jordan!" dagli abitanti locali.
La scena culinaria è uno dei principali motivi per visitare la capitale. Dai tradizionali chioschi di shawarma e falafel ai ristoranti internazionali fusion, la città offre un'esperienza gastronomica variegata.
Non perdete il knafeh di Habibah, un delizioso dolce tradizionale a base di pasta filo e formaggio filante, o il ristorante Hashem in Downtown, uno dei più antichi e frequentati dai locali.
Inoltre, Amman è il punto di partenza ideale per esplorare il resto della Giordania: da qui, il punto più remoto del paese è raggiungibile con sole cinque ore di guida.
La città è quindi una base perfetta per organizzare escursioni giornaliere verso Jerash, il Mar Morto, o altri luoghi imperdibili.
Nonostante spesso venga considerata solo una tappa di passaggio, Amman merita almeno un paio di giorni del vostro itinerario in Giordania per apprezzare pienamente il suo fascino unico, dove tradizione e modernità si incontrano per creare un'atmosfera vivace e accogliente che rimarrà impressa nei vostri ricordi di viaggio.
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2- Jerash: l'antica città romana
Antica Gerasa, l'odierna Jerash rappresenta una delle gemme archeologiche più preziose tra le cose da vedere in Giordania.
Situata a circa 50 km a nord di Amman, questa città conserva alcuni dei resti romani meglio preservati al mondo, tanto da essere soprannominata la "Pompei d'Oriente".
Jerash e il suo patrimonio romano
La storia di Jerash risale a oltre 6.500 anni fa, ma fu sotto l'Impero Romano che la città raggiunse il suo massimo splendore. Dopo la , l'antica Gerasa venne annessa alla provincia romana di Siria, diventando parte della Decapoli, un'importante rete commerciale e militare di dieci città conquista di Pompeo nel 64 a.C.
Nel I secolo d.C., durante il periodo di Traiano e Adriano, la città fu ridisegnata secondo il classico modello urbanistico romano: una strada colonnata principale in direzione nord-sud (cardo massimo) intersecata da due strade orientate in direzione est-ovest (decumani).
La posizione strategica di Jerash lungo la Via della Seta contribuì notevolmente alla sua prosperità, trasformandola in un crocevia di culture tra Oriente e Occidente.
Nel 130 d.C., la città contava circa 20.000 abitanti, prima che terremoti e cambiamenti nelle rotte commerciali ne causassero il lento declino.
Cosa vedere a Jerash?
Il biglietto d'ingresso al sito archeologico costa 10 dinari (circa €12) e la visita richiede mediamente 2-3 ore. Tra le principali attrazioni:
- L'Arco di Adriano: Costruito nel 129-130 d.C. in onore della visita dell'imperatore, questa imponente struttura alta 13 metri e larga 37 metri segnava l'ingresso meridionale alla città.
- Il Cardo Massimo: La via principale lunga 800 metri, fiancheggiata da 500 colonne restaurate negli anni '60, conserva ancora la pavimentazione originale con i solchi dei carri.
- Il Foro Ovale: Una piazza ellittica circondata da 56 colonne ioniche che collega il Tempio di Zeus con il cardo massimo.
- Il Teatro Romano: Risalente al 90 d.C., questo anfiteatro è quasi completamente intatto e offre un'acustica sorprendente. Poteva ospitare fino a 6.000 spettatori.
- Il Tempio di Artemide: Costruito tra il 150 e il 170 d.C., era uno dei principali luoghi di culto della città, accessibile attraverso una lunga scalinata.
Inoltre, il sito include anche l'Ippodromo, che poteva contenere fino a 15.000 spettatori, le Terme Occidentali e il Ninfeo, un'elaborata fontana pubblica.
Curiosità su Jerash
Il Jerash Festival è uno degli eventi culturali più importanti della Giordania. Si svolge solitamente tra fine luglio e inizio agosto, trasformando gli antichi spazi in palcoscenici per musicisti, attori e artisti provenienti da tutto il mondo.
Durante il festival, migliaia di visitatori possono passeggiare tra le antiche strade mentre assistono a spettacoli, acquistano artigianato locale e partecipano a mostre d'arte.
Un'affascinante particolarità è che la città venne sepolta sotto la sabbia per secoli prima di essere riscoperta e restaurata negli ultimi 70 anni, fatto che ha contribuito all'eccezionale stato di conservazione delle sue strutture.
Sebbene spesso venga visitata come escursione giornaliera da Amman, Jerash merita sicuramente una sosta prolungata per chi desidera immergersi completamente nell'atmosfera dell'antica Roma. Se avete tempo, potete abbinare la visita al Castello di Ajloun, situato a circa 30 km di distanza.
Leggi di più su: Cosa vedere a Jerash: Attrazioni da non perdere
3- Mar Morto
Esperienza di galleggiamento al Mar Morto
Benefici dei fanghi del Mar Morto
Consigli pratici per il Mar Morto
- Proteggete il viso: il contatto dell'acqua con occhi, naso e bocca può risultare estremamente doloroso. Mai immergere il viso sott'acqua.
- Limitate il tempo: è consigliabile non superare i 15-20 minuti di immersione per volta.
- Evitate ferite aperte: anche piccoli tagli bruceranno intensamente a contatto con l'acqua salata.
- Non radetevi: aspettate almeno due giorni prima di immergervi.
- Doccia obbligatoria: risciacquatevi con acqua dolce subito dopo il bagno.
- Per vivere l'esperienza completa, è ideale trascorrere una giornata intera, alternando bagni, trattamenti di fango e momenti di relax.
Un momento particolarmente suggestivo è il tramonto, quando dal lato giordano si può osservare Gerusalemme illuminata di rosso all'orizzonte.
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4- Il grande Monte Nebo
Fra le colline occidentali della Giordania, a circa 10 km da Madaba, si erge il Monte Nebo, un luogo di profonda importanza religiosa e storica che offre un'esperienza unica tra le principali cose da vedere in Giordania.
Monte Nebo e la Bibbia
Il Monte Nebo occupa un posto centrale nella tradizione biblica, essendo il luogo da cui Mosè contemplò la Terra Promessa prima di morire.
Secondo il Deuteronomio, Dio condusse Mosè sulla cima di questa montagna e gli mostrò la terra che aveva destinato al popolo d'Israele:
"Poi Mosè salì dalle pianure di Moab sul monte Nebo, in vetta al Pisga, che è di fronte a Gerico. E il Signore gli fece vedere tutto il paese: Galaad fino a Dan, tutto Neftali, il paese di Efraim e di Manasse, tutto il paese di Giuda fino al mare occidentale..."
Secondo la tradizione ebraico-cristiana, Mosè fu sepolto su questa montagna dallo stesso Dio, ma il luogo esatto della sua tomba rimane sconosciuto.
Il Monte Nebo è venerato non solo dai cristiani ma anche dagli ebrei e dai musulmani, che considerano Mosè uno dei loro profeti.
Panorama dal Monte Nebo
Dalla vetta del Monte Nebo, alta circa 800 metri, si apre uno scenario mozzafiato che abbraccia gran parte della Terra Santa.
Nelle giornate limpide, il panorama si estende dal Mar Morto fino alla valle del fiume Giordano, permettendovi di scorgere Gerico e persino Gerusalemme, distante 46 km in linea d'aria.
Durante il tramonto, lo spettacolo diventa particolarmente suggestivo, con la luce dorata che illumina il paesaggio e le luci di Gerusalemme che iniziano a brillare all'orizzonte.
Cosa vedere sul Monte Nebo?
Il Memoriale di Mosè rappresenta l'attrazione principale del sito. La chiesa originaria fu costruita nel IV secolo e venne menzionata per la prima volta nel diario di pellegrinaggio di Egeria nel 394 d.C.
Successivamente ampliata nel V secolo e ricostruita nel 597 d.C., la basilica presenta una splendida collezione di mosaici bizantini.
La Croce Serpentina, opera dell'artista italiano Gian Paolo Fantoni, è una suggestiva scultura che simboleggia il bastone di Mosè con il serpente di rame e la croce su cui Gesù fu crocifisso.
Questo monumento si trova appena fuori dal santuario ed è diventato uno dei simboli più riconoscibili del Monte Nebo.
Nella terrazza panoramica potrete inoltre vedere l'ulivo piantato da Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita nel marzo 2000, come simbolo di pace.
Anche Papa Benedetto XVI visitò il sito nel maggio 2009 durante il suo viaggio apostolico in Terra Santa.
Il Monte Nebo è accessibile con un biglietto, non incluso nel Jordan Pass.
5- Madaba, la Città dei Mosaici
Conosciuta come la "Città dei Mosaici", Madaba rappresenta una tappa imprescindibile tra le cose da vedere in Giordania, grazie al suo straordinario patrimonio artistico bizantino.
Questa città storica, situata a circa 30 km da Amman, custodisce alcune delle più preziose testimonianze artistiche del primo cristianesimo.
I mosaici di Madaba
Durante il periodo bizantino, Madaba conobbe un'epoca di grande prosperità artistica tra il IV e il VII secolo d.C. I pavimenti delle sue chiese vennero decorati con splendidi mosaici policromi che hanno resistito incredibilmente al passare dei secoli.
Queste opere d'arte rivelano una maestria tecnica sorprendente, composta da tessere minutissime che creano effetti di profondità e movimento.
I temi raffigurati spaziano da scene bibliche a rappresentazioni naturalistiche di flora e fauna, fino a elementi mitologici e geometrici.
Particolarmente notevoli sono i mosaici della Sala di Ippolito, una villa bizantina del VI secolo, dove potrete ammirare le quattro stagioni raffigurate agli angoli e magnifiche decorazioni di motivi floreali e uccelli.
La Mappa di Terrasanta
Il tesoro più prezioso di Madaba è senza dubbio la celebre Mappa della Terra Santa, conservata nella Chiesa greco-ortodossa di San Giorgio.
Scoperta nel 1884 durante i lavori di costruzione della nuova chiesa, questa straordinaria opera è la più antica rappresentazione cartografica della Terra Santa giunta fino a noi.
Realizzata intorno al 560 d.C., la mappa originale misurava circa 15,6 x 6 metri e conteneva oltre due milioni di tessere.
Oggi ne rimane circa un quarto, ma è sufficiente per comprenderne l'importanza storica. Il mosaico raffigura con sorprendente precisione l'area dal Libano a nord fino al delta del Nilo a sud, con Gerusalemme al centro.
La mappa contiene 157 didascalie in greco che identificano i principali luoghi biblici e ha contribuito significativamente agli studi archeologici moderni.
Nel 1967, infatti, gli scavi nel quartiere ebraico di Gerusalemme hanno confermato l'accuratezza della mappa, rivelando la Chiesa di Nea e il Cardo Maximus nelle stesse posizioni indicate dal mosaico.
Cosa vedere a Madaba?
Oltre alla Chiesa di San Giorgio, merita sicuramente una visita il Parco Archeologico di Madaba, istituito negli anni '90.
Questo museo a cielo aperto ospita importanti tesori, tra cui i mosaici più antichi della Giordania, risalenti al I secolo a.C. e provenienti dalla città di Machaerus.
Da non perdere anche la Chiesa degli Apostoli, con un magnifico mosaico realizzato nel 568 d.C. dall'artista Salomios, e la Chiesa della Vergine Maria, con il suo capolavoro di decorazioni geometriche che si pensa risalga al 767 d.C.
Inoltre, il centro storico di Madaba, con le sue stradine strette e i muri in pietra ottomana, offre un'atmosfera autentica che completa perfettamente l'esperienza culturale tra le più affascinanti cose da vedere in Giordania.
Leggi anche: Come vestirsi in Giordania? Le tradizioni della moda
6- Wadi Rum: L’Incanto del Deserto
Conosciuto come la "Valle della Luna", il Wadi Rum incanta i visitatori con i suoi paesaggi marziani, rendendolo una delle più straordinarie cose da vedere in Giordania.
Questo deserto, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2011, offre un'esperienza che trasporta letteralmente su un altro pianeta.
Paesaggi del Wadi Rum
Il Wadi Rum si distingue per le sue impressionanti formazioni di arenaria che si ergono verticalmente dal terreno desertico, creando un contrasto spettacolare tra rocce rosse e sabbie dorate.
Questo "Deserto di Pietra" è caratterizzato da imponenti pareti rocciose scolpite nei millenni dall'erosione di venti e intemperie.
Le variazioni di colore durante le diverse ore del giorno, dal rosso acceso al dorato caldo, conferiscono al luogo una magia unica. Particolarmente affascinanti sono gli archi naturali, risultato dell'erosione che ha scavato buchi nelle pareti di roccia.
Attività nel Wadi Rum
L'esplorazione in jeep 4x4 rappresenta l'esperienza più popolare per scoprire questo deserto. I tour, guidati dai beduini locali, variano dalle 4 ore fino a escursioni di più giorni.
Altrettanto suggestivo è il giro in dromedario, dal costo di circa 20 JOD. Gli appassionati di avventura possono dedicarsi a trekking, arrampicate e persino voli in mongolfiera. Imperdibile l'osservazione del cielo stellato, considerato uno dei più belli al mondo.
Dormire nel deserto del Wadi Rum
Pernottare nel Wadi Rum rappresenta un'esperienza indimenticabile. Le opzioni spaziano dai campi tendati beduini tradizionali fino alle moderne "bubble room", tende dal soffitto trasparente che permettono di ammirare le stelle dal letto.
La sistemazione include generalmente la colazione, mentre la cena è spesso servita sotto forma di zarb, cibo tradizionale beduino cucinato sotto la sabbia.
Durante la serata, potrete godere della musica e dei canti beduini, o semplicemente assaporare il silenzio assoluto del deserto.
7- Petra: Il Gioiello Scolpito
Scolpita interamente nella roccia, l'antica città di Petra rappresenta il gioiello archeologico della Giordania e una delle esperienze più emozionanti per chi visita questo paese.
Dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1985 e inserita tra le Sette Meraviglie del Mondo Moderno dal 2007, questa città rosata nasconde storie millenarie tra le sue pareti di arenaria.
Storia di Petra
La storia di Petra risale a circa 7.000 anni fa, ma fu con l'arrivo dei Nabatei nel VI secolo a.C. che la città iniziò a prosperare.
Questi abili commercianti, originari della Penisola Arabica, trasformarono Petra nella capitale del loro regno e in un importante snodo commerciale sulla Via dell'Incenso. Nel periodo di massimo splendore, sotto il re Aretas IV (8-40 d.C.), la città ospitava circa 30.000 abitanti.
Nel 106 d.C., i Romani conquistarono Petra grazie a spie che rivelarono le mappe degli acquedotti, rinominandola Arabia Petraea. L'imperatore Adriano la visitò nel 131 d.C., e la città fu ribattezzata Petra Hadriana.
Un devastante terremoto nel 363 d.C. danneggiò gravemente molti edifici, seguito da un altro sisma nel 749 che la spopolò quasi completamente.
Cosa vedere a Petra?
Nel sito archeologico sono catalogati oltre 800 monumenti, di cui 500 sono tombe. L'accesso principale è attraverso il Siq, una stretta gola lunga 1.200 metri con pareti alte fino a 200 metri.
Alla fine del passaggio si rivela improvvisamente il Khazneh (Tesoro), impressionante facciata alta quasi 40 metri, scolpita nella roccia nel I secolo d.C.
Altri luoghi imperdibili includono:
- Il Teatro Romano, originariamente con 3.000 posti, poi ampliato dai romani a 8.000
- Il Monastero (Ad-Deir), simile al Tesoro ma più grande: 50 metri di larghezza e 45 di altezza
- Le Tombe Reali, tra cui la Tomba dell'Urna e la Tomba Corinzia
- La Via Colonnata romana con i resti del Ninfeo
Curiosità su Petra
Rimasta nascosta agli occidentali per secoli, Petra fu riscoperta nel 1812 dall'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt, che si finse un pellegrino musulmano desideroso di sacrificare un agnello sulla tomba di Aronne.
I Nabatei costruirono un sistema idrico eccezionalmente avanzato, con pozzi e dighe su un'area di 92 kmq, permettendo così la sopravvivenza in pieno deserto.
Gli edifici furono orientati astronomicamente, tenendo conto di equinozi e solstizi. Durante l'inverno, ad esempio, il Monastero riceve la luce direttamente sull'altare.
Curiosamente, molti beduini hanno vissuto nelle grotte di Petra fino al 1985, quando il governo giordano fornì loro abitazioni moderne, anche se alcuni preferiscono ancora dormire nelle antiche cavità.
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8- Aqaba, tra coralli e deserto
Unico sbocco sul mare della Giordania, Aqaba si distingue come preziosa gemma costiera sul Mar Rosso.
Questa vivace località balneare offre un'esperienza completamente diversa rispetto alle altre cose da vedere in Giordania, combinando relax marittimo e ricche esperienze subacquee.
Snorkeling ad Aqaba
Il Mar Rosso di Aqaba rappresenta un paradiso subacqueo con acque cristalline che ospitano oltre 450 specie di pesci e più di 127 tipi di formazioni coralline. La costa è caratterizzata dall'Aqaba Marine Park, un santuario marino che si estende per 7 chilometri a sud della città con 19 siti di immersione lungo la sua costa incontaminata.
Tra i luoghi più apprezzati per lo snorkeling troviamo il Japanese Gardens, ideale per principianti ed esperti, dove potrete ammirare un'incredibile varietà di pesci colorati e coralli in acque relativamente basse.
Inoltre, l'accesso ai fondali è facilitato dalla conformazione della barriera corallina che in molti punti sale gradatamente fino a riva, permettendovi di esplorarla senza necessità di barche.
Cosa vedere ad Aqaba?
La città si divide in tre aree costiere principali: la spiaggia settentrionale con la maggior parte degli alberghi, la spiaggia centrale e quella meridionale. Nella zona centrale, al-Hafayer offre caffè tradizionali e locali caratteristici.
Allontanandosi dal mare, visitate il Forte di Aqaba e il Museo Archeologico per scoprire la ricca storia della città.
Particolarmente suggestiva è l'Isola dei Faraoni, raggiungibile con escursioni organizzate, dove ammirare rovine di epoca crociata e godere di splendide immersioni.
Quando visitare Aqaba?
Il clima di Aqaba è piacevole durante tutto l'anno con temperature che oscillano tra i 21°C di gennaio e i 40°C di luglio. La temperatura dell'acqua varia dai 20°C ai 26°C a seconda della stagione.
I periodi migliori per visitare Aqaba sono la primavera (aprile-maggio) e l'autunno (settembre-ottobre), quando potrete godere di temperature ideali sia per esplorare la città sia per attività marine.
Durante questi mesi, anche la costa meridionale diventa un luogo incantevole in cui rilassarsi e rigenerarsi.
Tuttavia, è consigliabile evitare i quattro mesi estivi, particolarmente luglio e agosto, quando le temperature possono raggiungere i 50°C di giorno e non scendere sotto i 30°C durante la notte.
9- Castello di Karak: fortezza crociata
Il maestoso Castello di Karak si erge imponente su una collina a 900 metri di altitudine, dominando l'intera vallata circostante e rappresentando una tappa affascinante tra le cose da vedere in Giordania.
Storia del Castello di Karak
La costruzione del Castello di Karak ebbe inizio per iniziativa di Pagano, vassallo del re Folco, con il nome originario di "Petra Deserti" negli anni '40 del XII secolo.
Grazie alla sua posizione strategica a est del fiume Giordano, la fortezza controllava le rotte commerciali che da Damasco conducevano all'Egitto e alla Mecca, oltre ai movimenti dei pastori beduini.
Nel 1170, il castello resistette agli attacchi di Norandino e Saladino, dimostrando la sua formidabile capacità difensiva.
Tuttavia, nel 1176 cadde nelle mani di Rinaldo di Châtillon, che utilizzò la posizione privilegiata per attaccare le carovane commerciali e persino tentare un'incursione contro la Mecca.
Questo comportamento aggressivo compromise la pace con i musulmani e nel 1183 Saladino assediò nuovamente la fortezza. Dopo la decisiva battaglia di Hattin (1187), il castello capitolò definitivamente nel 1189.
Successivamente, Karak passò sotto il dominio ayyubide e, in seguito, mamelucco. Nel 1263, il sultano Baybars espanse ulteriormente la fortezza aggiungendo una torre nell'angolo nordoccidentale.
Architettura del castello
Il Castello di Karak presenta una pianta triangolare che si estende per 220 metri di lunghezza, con una larghezza variabile tra 40 metri sul lato sud e 125 metri sul lato nord.
L'imponente struttura combina elementi architettonici crociati con influenze europee, bizantine e arabe.
Le possenti mura, rinforzate da torri rettangolari, sono realizzate principalmente in pietra calcarea locale e raggiungono spessori fino a 2 metri.
All'interno si trovano lunghe gallerie con volte in pietra, illuminate solo da strette feritoie che offrono minima illuminazione.
Particolarmente notevole è il muro settentrionale, dove sono costruite immense sale ad archi su due livelli che fungevano da quartieri militari, stalle e, durante gli assedi, da rifugi contro i proiettili delle macchine nemiche.
Un profondo fossato, scavato nella roccia, circonda e isola completamente il complesso.
Cosa vedere a Karak?
La visita inizia attraversando un ponte in legno che supera il fossato, accedendo attraverso la monumentale Porta Ottomana.
All'interno, la Galleria dei Crociati (ex scuderie) conduce attraverso un corridoio dove potrete ammirare iscrizioni rupestri di epoca bizantina.
Proseguendo, raggiungerete le antiche cucine con le grandi macine in pietra utilizzate per la produzione di olio e farine, oltre agli enormi magazzini di stoccaggio e ai forni ben conservati.
Dagli spalti potrete godere di una vista mozzafiato sulla valle sottostante.
Nel castello è ospitato anche il Museo Archeologico di al-Karak, riaperto al pubblico nel 2004, che presenta la storia della città e della regione dall'età preistorica fino all'era islamica, con particolare attenzione al periodo delle crociate.
10- Qusayr Amra: affreschi segreti
Tra i castelli del deserto orientale, Qusayr Amra rappresenta un tesoro artistico unico che stupisce i visitatori con la sua inaspettata bellezza interna, nonostante l'aspetto esterno relativamente modesto.
Questo piccolo palazzo, Patrimonio dell'Umanità UNESCO dal 1985, costituisce una delle più rare testimonianze dell'arte islamica antica.
Affreschi di Qusayr Amra
Ciò che rende Qusayr Amra straordinario sono gli incredibili affreschi che ricoprono pareti e soffitti per quasi 380 metri quadrati.
In netto contrasto con la tradizionale arte islamica successiva, queste pitture raffigurano esseri umani e animali in stile realistico. Particolarmente notevole è il dipinto dei "sei re", che rappresenta i sovrani di Bisanzio, Hispania, Sasania ed Etiopia, insieme ad altri due regnanti.
Nella cupola del calidarium (bagno caldo) si trova un'importante rappresentazione astronomica: la più antica mappa dello zodiaco realizzata su superficie curva.
Altri affreschi mostrano scene di caccia, donne seminude, frutti e figure di artigiani al lavoro come falegnami, fabbri e panettieri. Questi dipinti rivelano un'affascinante fusione di influenze bizantine, greco-ellenistiche e persiane.
Storia del castello
Costruito tra il 723 e il 743 d.C., Qusayr Amra venne eretto per volontà di Walid Ibn Yazid, futuro califfo omayyade Walid II.
La struttura fungeva principalmente da casa da bagno e rifugio privato dei califfi. L'edificio conserva un antico sistema di tubature che convogliava l'acqua dal pozzo profondo oltre 40 metri nelle varie stanze dell'hammam.
Dopo essere stato abbandonato in tempi antichi, il castello rimase nascosto fino alla sua riscoperta nel 1898 da Alois Musil.
Recentemente, durante i lavori di restauro del 2012, un'iscrizione ha permesso una datazione più accurata della struttura.
Perché visitare Qusayr Amra?
Infatti, Qusayr Amra rappresenta un eccezionale esempio di convivenza culturale agli albori dell'Islam, quando la religione non imponeva ancora l'aniconismo nelle rappresentazioni artistiche.
Il recente restauro, completato dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro italiano, ha rivelato colori vibranti e dettagli iconografici prima sconosciuti.
Situato a un'ora di auto a est di Amman, il sito è visitabile in una mezza giornata. Gli orari sono: 8:00-16:00 in inverno e 8:00-17:00 in estate. Tuttavia, è importante notare che il sito non è accessibile ai disabili.
FAQs
1- Quali sono i luoghi imperdibili da visitare in Giordania?
I luoghi imperdibili in Giordania includono l'antica città di Petra, il deserto del Wadi Rum, il Mar Morto, la capitale Amman e il sito archeologico di Jerash.
Ognuno offre un'esperienza unica, dalla storia millenaria ai paesaggi mozzafiato.
2- Qual è il periodo migliore per visitare la Giordania?
I periodi migliori per visitare la Giordania sono la primavera (marzo-maggio) e l'autunno (settembre-novembre), quando le temperature sono miti e ideali sia per esplorare i siti archeologici che per attività all'aperto.
È consigliabile evitare i mesi estivi, particolarmente caldi.
3- È possibile fare snorkeling in Giordania?
Sì, Aqaba sul Mar Rosso offre eccellenti opportunità di snorkeling. Le sue acque cristalline ospitano oltre 450 specie di pesci e più di 127 tipi di formazioni coralline, rendendola una destinazione ideale per gli amanti del mondo subacqueo.
4- Cosa rende unico il Castello di Karak?
Il Castello di Karak è una fortezza crociata del XII secolo che si distingue per la sua imponente architettura e posizione strategica.
Offre un'immersione nella storia medievale della regione, con gallerie, sale e un museo archeologico che raccontano secoli di storia.
5- Perché Madaba è chiamata la "Città dei Mosaici"?
Madaba è conosciuta come la "Città dei Mosaici" per i suoi straordinari pavimenti musivi bizantini, in particolare la famosa Mappa della Terra Santa del VI secolo nella Chiesa di San Giorgio.
Questi mosaici offrono una testimonianza unica dell'arte e della storia della regione.
Domande Frequenti
Fare fotografie e' permesso nella maggior parte dei siti di interesse storico e dei musei, anche se in alcuni potrebbe esserVi richiesto un sovrapprezzo sul costo del biglietto per l'entrata se muniti di macchina fotografica. In alcuni musei, come il Museo Egizio, e altri siti di interesse turistico come la Valle dei Re a Luxor, tale attività' non e' permessa e ai visitatori viene richiesto di lasciare la macchina fotografica all'ingresso.
In molte aree turistiche egiziane tali raccomandazioni non sono necessarie; in località' meno turistiche si raccomanda invece un abbigliamento consono. Di fatto, le donne dovrebbero evitare un abbigliamento troppo succinto, collane appariscenti, tenere le spalle e le ginocchia coperte, durante le visite delle Moschee di consiglia di avere una sciarpa, e in alcune moschee alle donne sarà' chiesto di coprire la testa e magari anche le braccia e le gambe. Sia alle donne che agli uomini sarà' chiesto di togliersi le scarpe prima dell'ingresso.
Ci sono tutti i tipi di strutture in Egitto iniziando dagli hotel di lusso al semplice ostello. I piu' belli alberghi delle catene internazionali, come Movenpick, Hilton, Four Season, Sofitel, eguagliano il livello delle strutture di lusso di tutto il mondo.
Ad un altro livello si collocano gli alberghi locali, per i quali e' possibile trovare vari livelli e stili, dal lusso al sobrio. Gli alberghi egiziani hanno una loro classificazione che li colloca genericamente in una scala a 5 stelle, differente da quella usata ovunque negli standard internazionali.
Non ci sono vaccinazioni obbligatorie ma comunque e’ raccomandabile per gli anziani e per i bambini piccoli il vaccino contro l'Epatite C, il Tifo ed il richiamo per il Tetano
La carta di credito e' ampiamente usata in Egitto negli alberghi, in gran parte dei negozi, ristoranti e caffetterie. La maggior parte degli esercizi commerciali come Khan El khalili e i mercati turistici a Luxor accettano le carte di credito. I tipi di carta di credito più' usati in Egitto sono Visa, Mastercard
La Moneta egiziana ufficiale e’ la lira egiziana ( Egyptian pound ) o "Ghinea", conosciuta anche con l'abbreviazione di LE, per quanto riguarda l euro potete usarlo nelle zone turistiche senza nessun problema ma si consiglia di avere anche un cambio
La mancia è’ una cosa molto gradita in Egitto soprattutto nel turismo in quanto a causa del basso livello salariale molte professionisti dipendono dalla mancia
L'ammontare della mancia dipende dalla situazione. In un ristorante ad esempio e' bene offrire tra il 5 e il 10 % della spesa totale direttamente al cameriere anche qualora il servizio sia aggiuntivo rispetto al conto. La tassa di servizio non e' infatti destinata al cameriere. Per piccoli favori, come il trasporto del bagaglio o il parcheggio della macchina sarà' sufficiente qualche pound (non più' di cinque). Potreste trovare sovente qualcuno a presiedere la pulizia dei bagni. In tal caso sarà' buona norma offrire un pound.
Le guide turistiche sono solite accettare la mancia. Cinquanta o cento pound al giorno per persona risulteranno sufficienti. I conducenti dei veicoli al seguito del vostro tour potrebbero aspettarsi la metà della quota spettante alla guida.
Noi siamo un'agenzia turistica fondata da esperti di viaggio specializzati per organizzare qualsiasi viaggio all'interno dell'Egitto con alta qualità e un prezzo conveniente. Sappiamo esattamente cosa vuoi, quindi sul nostro sito web troverai un sacco dei pacchetti di viaggio meravigliosi e diversi che includono tutto ciò che puoi fare o visitare durante il tuo viaggio in Egitto.
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Si, I turisti hanno visitato l'Egitto per secoli e gli egiziani hanno una meritata reputazione per la loro gentilezza e cordialità'. In generale, le citta' egiziane sono piuttosto sicure, soprattutto nelle aree turistiche più' frequentate, inoltre Egitto registra un tasso di criminalità' piuttosto basso. I viaggiatori che si recheranno in Egitto potranno sentirsi sicuri con la messa in atto di piccole precauzioni normalmente necessarie per qualunque destinazione turistica.
I cittadini italiani possono arrivare in Egitto con il passaporto o la carta d'identità cartacea valida per l'espatrio con validità residua di 6 mesi ma la presentazione della carta di identità invece del passaporto richiede inoltre 2 fototessere e una fotocopia dello stesso documento di identità e il pagamento della somma 25 Dollari.
Si avvisa che NON È CONSENTITO da parte delle autorità di frontiera egiziane l'accesso in Egitto al visitatore in possesso di carta di identità elettronica con certificato di proroga mediante cedolino cartaceo, né alla semplice carta d'identità rinnovata con la sola apposizione mediante timbro sul retro del documento. La presentazione di queste tipologie di documenti rappresentano un serio rischio di respingimento alla frontiera.
Per quanto riguarda i viaggiatori minorenni, si applicano le stesse modalità' e prescrizioni relative alla carta d'identità' per i viaggiatori adulti. Si specifica inoltre che non verrà' accettato alcun certificato di nascita con foto vidimato dalla Questura presentato in alternativa ad altro documento di identità'.
Le Piramidi di Giza , IL Museo egizio , Mercato di Khan el Khalili, Cittadella di Saladino , Alexandria , Fayoum , Il deserto bianco , Siwa ,Valle dei Re , Tempio di Karnak , Tempio di Luxor, Diga alta ad Aswan , Tempio di Philae ad Aswan , Tempio di Abu Simbel , Citta’ di Hurghada , Marsa alam , Sharm el Sheikh