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Moschea del Sultano Hassan: Icona celebre dell’Arte Islamica

Indice dei contenuti:

La Moschea del Sultano Hassan si erge maestosa nel cuore del quartiere storico del Cairo, rappresentando uno dei tesori più preziosi dell’arte islamica mondiale.

Costruita tra il 1356 e il 1363 durante l’epoca dei mamelucchi, questa straordinaria struttura è considerata per l’Egitto islamico ciò che le piramidi di Giza rappresentano per l’antico Egitto: un simbolo di potere, arte e spiritualità senza tempo.

La sua imponenza non passa inosservata: con circa 8.000 metri quadrati di superficie, le mura alte 35 metri e il minareto che raggiunge i 68-70 metri, la Moschea del Sultano Hassan si distingue tra le più grandi e suggestive del mondo islamico.

Passeggiando nei pressi dell’edificio, i visitatori rimangono affascinati dall’armonia delle proporzioni, dalla simmetria delle facciate e dai dettagli delle decorazioni esterne, che raccontano la storia di un’epoca di splendore culturale e artistico.

La posizione strategica nel Cairo Storico, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, permette di ammirare il contrasto tra l’architettura medievale e il dinamismo della vita moderna della città.

Ogni angolo della moschea, dai portali monumentali alle finestre ornate, riflette la cura e la maestria degli architetti mamelucchi.

Visitare la Moschea del Sultano Hassan significa immergersi nella storia, nella cultura e nella spiritualità dell’Egitto islamico.

È una tappa imprescindibile per chi desidera comprendere l’evoluzione dell’arte sacra, scoprire la grandiosità dei minareti e dei cortili interni, e vivere un’esperienza unica che unisce bellezza architettonica e fascino storico.

Questo monumento straordinario invita i turisti a contemplare l’eleganza dei suoi dettagli, la magnificenza delle sue proporzioni e il senso di meraviglia che solo i grandi capolavori sanno trasmettere.


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1-Dove si trova la Moschea del Sultano Hassan?

Nel cuore del quartiere storico del Cairo sorge uno dei più straordinari esempi dell’architettura islamica medievale: la Moschea del Sultano Hassan.

Situata in Piazza Salah al-Din (Mīdān al-Qalʿa), questa imponente struttura riflette l’importanza storica, culturale e spirituale che continua ad avere nella vita della città.

La sua posizione strategica nel quartiere di Al-Muizz li-Din Allah, più precisamente nel quartiere El-Darb El-Ahmar, la rende facilmente riconoscibile da lontano, grazie alle sue mura imponenti e al maestoso minareto che domina il panorama urbano.

La moschea si trova nella parte più centrale del Cairo islamico, proprio sotto la celebre Cittadella di Salah El-Din, testimoniando la volontà dei governanti mamelucchi di collocare un edificio di così grande rilevanza in un punto nevralgico della città.

La vicinanza a monumenti storici come la Moschea di Al-Rifai permette di vivere un’esperienza unica: i due edifici, così vicini tra loro, sembrano quasi far parte dello stesso complesso architettonico, offrendo un contrasto affascinante tra periodi differenti dell’arte islamica.

È possibile visitare entrambe le moschee attraverso un ingresso reciproco, rendendo la visita ancora più completa e suggestiva.

Raggiungere la Moschea del Sultano Hassan è semplice e comodo.

Molti turisti scelgono taxi o auto privata dal proprio hotel, mentre chi preferisce un’esperienza più organizzata può optare per escursioni guidate che includono anche la Cittadella di Saladino, la Moschea di Ibn Tulun, la Moschea di Al-Azhar e la Moschea di Alabastro, con trasferimenti da e per l’hotel inclusi.

Per accedere al complesso, i visitatori passano attraverso uno scanner di sicurezza e, per rispetto, devono togliersi le scarpe; le donne sono invitate a indossare abiti coprenti e, se desiderato, un velo.

Questa straordinaria moschea invita i turisti a immergersi nella storia e nella cultura del Cairo islamico, offrendo un’esperienza indimenticabile tra maestosità architettonica, dettagli artistici e fascino storico senza pari.


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2-Chi era il Sultano Hassan?

Dietro la maestosa Moschea del Sultano Hassan si cela la storia enigmatica di un giovane sovrano, il cui destino fu segnato da eventi drammatici e misteriosi.

Il Sultano Hassan nacque nel 1334, figlio del celebre sultano mamelucco Al-Nasser Mohamed Ibn Qalawoun, e salì al trono per la prima volta nel 1347, a soli 13 anni.

Appartenente a una dinastia potente, governava non solo l’Egitto ma anche ampie regioni del Medio Oriente, esercitando la propria autorità attraverso leggi e decreti che regolavano tutto il territorio.

A causa della sua giovane età, il principe Bebega assunse di fatto il potere, nominando il principe Manjak come ministro.

Questo primo regno fu breve, poiché altri principi e generali mamelucchi lo destituirono rapidamente. Dopo un periodo di interruzione, Hassan tornò al potere nel 1356, inaugurando un secondo regno caratterizzato da riforme politiche significative.

Ridusse l’eccessiva autorità dei nobili e degli alti funzionari, provocando aperte ribellioni a cui rispose con fermezza, ordinando all’esercito di attaccare i ribelli.

Durante questo periodo iniziò la costruzione della sua grandiosa moschea, affidata nel 1357 al principe Mohamed Ibn Baylik Al-Muhsani.

L’edificazione richiese risorse immense, con un costo giornaliero di 30.000 dirham, rendendola la struttura religiosa più costosa del Cairo medievale.

La costruzione fu segnata da eventi drammatici, come il crollo di un minareto che causò la morte di circa 300 fedeli, interpretato come un presagio funesto.

Il destino del Sultano Hassan rimane avvolto nel mistero: durante le tensioni con i nobili fuggì e si nascose nella parte vecchia del Cairo, per poi essere catturato e imprigionato.

Alcune fonti indicano che fu assassinato prima di vedere completata la sua opera. Morì sedici anni dopo la sua prima ascesa al trono, lasciando dieci figli e sei figlie.

Nonostante la vita breve e tragica, il suo nome sopravvive grazie alla Moschea del Sultano Hassan, uno straordinario capolavoro dell’arte islamica che testimonia la sua ambizione, la visione di un giovane sovrano e l’eredità culturale dei Mamelucchi, affascinando visitatori da tutto il mondo.


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3-Qual è la storia e come è stata costruita la moschea?

L’imponente progetto della Moschea del Sultano Hassan rappresenta uno dei più audaci e affascinanti esempi dell’architettura mamelucca, caratterizzato da una storia intensa e drammatica.

La costruzione di questo capolavoro dell’arte islamica iniziò nel 1356 e proseguì fino al 1363, in un periodo di grande splendore culturale per il Cairo.

Nel 1357, il Sultano affidò ufficialmente al principe Mohamed Ibn Baylik Al-Muhsani la supervisione dei lavori, garantendo un controllo accurato sull’intero progetto.

Nonostante la competenza e l’esperienza del supervisore, la realizzazione richiese circa sette anni, un tempo considerevole per l’epoca, a testimonianza della complessità e della grandiosità dell’edificio.

L’iscrizione presente nella moschea conferma il ruolo di Ibn Baylik, mentre dopo la misteriosa scomparsa del sultano i lavori furono completati dal suo assistente Bashir Al Gamdar.

Questo rende la Moschea del Sultano Hassan non solo un tributo all’architettura islamica, ma anche un memoriale di un sovrano che non poté ammirare la sua opera più ambiziosa.

I costi furono straordinariamente elevati: si stima una spesa giornaliera di 30.000 dirham, rendendo la moschea il luogo di culto più costoso mai costruito nel Cairo medievale.

Per finanziare l’opera, il sultano utilizzò metodi controversi, tra cui il sequestro dei beni delle vittime della peste morte senza eredi, come documentato dallo storico Ibn Kathir.

La costruzione fu segnata da eventi tragici: il crollo improvviso di un minareto causò la morte di circa 300 fedeli, interpretato come presagio funesto.

Solo 33 giorni dopo, il Sultano Hassan fu assassinato, alimentando la leggenda di una possibile maledizione legata all’edificio.

Nonostante le difficoltà e i drammi, la determinazione di architetti e costruttori permise di completare la moschea, che oggi si erge come uno dei monumenti più impressionanti dell’Egitto islamico e testimonia la magnificenza della civiltà mamelucca.


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4-Come è strutturata e com’è l’architettura della moschea?

Capolavoro dell’architettura islamica, la Moschea del Sultan Hassan colpisce per le sue dimensioni imponenti e le soluzioni architettoniche uniche.

Con una superficie di circa 8.000 metri quadrati, l’edificio principale misura 150 metri di lunghezza e 35 metri di altezza.

La facciata nord-orientale, decorata con cinque strati di stalattiti in pietra, mostra finestre verticali e una cornice massiccia che conferisce solennità al monumento.

Originariamente erano previsti quattro minareti, ma ne furono completati solo tre, con il principale che raggiunge i 68-70 metri, rendendolo tra i più alti dell’Egitto.

Varcato l’ingresso, si accede al cortile centrale con pavimento in marmo e al centro una fontana per abluzioni, coperta da una cupola lignea sorretta da otto colonne decorate con versi del Corano.

Recenti restauri hanno riabilitato gli architravi in marmo, ma la fontana è stata disattivata per incertezze sull’approvvigionamento idrico.

L’interno segue uno schema cruciforme con quattro iwan, ciascuno dedicato a una delle scuole sunnite (Hanafita, Malakita, Hanbalita e Sha’fita), con cortili e celle su quattro piani per oltre 500 studenti e il personale docente.

Il qibla iwan, orientato verso La Mecca, spicca per le ricche decorazioni in marmo colorato.

Il mausoleo del Sultano Hassan si trova dietro il mihrab, dominato da una cupola di 21 metri quadrati. Nonostante la grandiosità, il corpo del sultano non fu mai sepolto qui a causa della sua morte prematura.

La collocazione insolita del mausoleo costringeva i fedeli a pregare verso La Mecca e contemporaneamente verso il sultano, riflettendo l’eccentricità e la megalomania del sovrano.

Ogni dettaglio della moschea, dagli iwan ai minareti, dalla fontana alle decorazioni marmoree, testimonia l’innovazione e la ricchezza artistica del periodo mamelucco, facendo della Moschea del Sultan Hassan uno dei luoghi di culto islamici più straordinari e studiati al mondo.

La sua architettura monumentale non solo incanta per la bellezza estetica, ma racconta anche la storia di potere, ambizione e devozione che caratterizzava l’Egitto del XIV secolo.


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5-FAQs

1. Qual è l'importanza architettonica della Moschea del Sultano Hassan?


 La Moschea del Sultano Hassan è considerata uno dei monumenti più preziosi del mondo islamico.

Con i suoi 8.000 metri quadrati di superficie, è una delle moschee più grandi al mondo e un capolavoro dell'architettura mamelucca, paragonabile per importanza culturale alle piramidi di Giza.


2. Dove si trova esattamente la Moschea del Sultano Hassan? 


La moschea si trova nel cuore del Cairo islamico, nel quartiere di Al-Muizz li-Din Allah.

È situata in Piazza Salah al-Din, proprio sotto la famosa Cittadella del Cairo e accanto alla Moschea di Al-Rifai, creando un affascinante contrasto architettonico.


3. Chi era il Sultano Hassan e qual è la sua storia? 


Il Sultano Hassan era un giovane sovrano mamelucco che salì al trono a soli 13 anni.

Il suo regno fu caratterizzato da riforme politiche e dalla costruzione della grandiosa moschea che porta il suo nome.

Purtroppo, scomparve misteriosamente prima di vedere completata la sua opera, probabilmente assassinato durante una ribellione.


4. Quali sono le caratteristiche architettoniche più notevoli della moschea? 


La moschea si distingue per le sue dimensioni colossali, con muri alti 35 metri e un minareto di 68-70 metri.

All'interno, presenta un innovativo schema cruciforme con quattro iwan che si diramano dal cortile centrale.

Ogni iwan era dedicato a una delle quattro scuole di pensiero islamico sunnita.

5. Quali sono i consigli per visitare la Moschea del Sultano Hassan? 


La moschea è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00.

Si consiglia di visitarla al mattino presto o nel tardo pomeriggio per godere di un'atmosfera più tranquilla.

È importante rispettare il codice di abbigliamento: coprire spalle e ginocchia, e per le donne coprire anche il capo.

All'ingresso bisogna togliersi le scarpe e passare attraverso uno scanner di sicurezza.


Commenti dei Clienti

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    Daniela Guerra
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